INTERPRETAZIONE DEL DISEGNO INFANTILE
L'azione spontanea del disegnare traduce in segno grafico lo stato emotivo del bambino e la sua salute psichica. L'attività dei bambini cambia in base all'età e alla loro maturazione psicologica.
LA FIGURA UMANA
Evoluzione del disegno
Che cosa è importante osservare :
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Successione delle figure
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Espressione e/o atteggiamento
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Confronto tra le due figure
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Dimensione della figura rispetto al foglio
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Collocazione del disegno sul foglio
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Movimento
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Tracciato del disegno
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Ombreggiatura
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Trasparenza
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Figura schematica / stilizzata
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Presentazione (fronte - profilo - schiena)
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Ambientazione
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Omissioni
3/4 anni
Il bambino rappresenta “la persona” con un CERCHIO (come testa ) da cui si dipartono le braccia e le gambe. Ben presto all’interno del cerchio compaiono due occhi grandi. Successivamente compaiono la bocca e il naso.
4 anni e mezzo
Primo abbozzo di tronco, a cui spesso è aggiunto l’ombelico che affascina molto i bambini. A volte lo posizionano al di fuori della figura.
5 anni
L' omino è riconoscibile, le braccia e le gambe sono collocate in modo corretto al tronco. Compaiono le orecchie spesso di dimensioni eccessive. L’occhio acquista un contorno più preciso, nel centro compare la pupilla . Il tronco si allunga e si allarga e diventa più grande della testa. Braccia e gambe sono bidimensionali e a volte compaiono accenni di vestiario. L’omino è posto sempre in verticale.
6 anni
L' omino è proporzionato, compare il collo, le braccia “acquistano” le mani. Ci vuole un po’ più di tempo affinché le braccia diventino una prosecuzione delle spalle e la testa si sollevi sul collo. L’omino è inserito in un contesto e personalizzato.
IL DISEGNO DELL’ALBERO
Il disegno dell’albero è considerato un valido aiuto per comprendere gli aspetti più autentici ma nascosti, della personalità. In termini psicanalitici, l’albero è il simbolo del Sé, che ci permette di comprendere gli aspetti più profondi ed autentici della personalità.
Che cosa è importante osservare :
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Collocazione del disegno sul foglio
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Dimensione del disegno
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Ambientazione
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Proporzioni tra le parti (radici, tronco, chioma)
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Omissioni
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Inserimenti
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Antropomorfizzazioni
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Tratto grafico
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Ombreggiature
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Stereotipie
Anche per il disegno dell’albero valgono le stesse considerazioni sopra esposte.
La simbologia dell’albero è molto interessante e affascinante, infatti il suo ciclo naturale ricorda l’evoluzione di un essere vivente.
La nascita e lo sviluppo della vita all’interno di un nucleo protetto (radici); la crescita e l’evoluzione con tutti i “pericoli” e le problematiche a esse legate , la carica energetica entusiasmante e vitale necessaria alla crescita; la maturazione e il lento degrado (il tronco e la chioma).
La vita dell’albero, legata al ciclo delle stagioni, simbolicamente rappresenta la vita dell’essere umano, che in base a situazioni naturali e/o esistenziali, “impara” a dosare e utilizzare al meglio le proprie risorse e potenzialità.
IL DISEGNO DELLA CASA
La casa è uno dei temi più rappresentati dai bambini. La casa simboleggia il rifugio, il calore familiare, il nucleo originario amato o sofferto.
Può essere accogliente ma anche respingente. Può essere reale o immaginaria.
In ogni caso, il disegno della casa esprime un importante contenuto emotivo del bambino e in esso il bambino proietta se stesso.
Che cosa è importante osservare:
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Evoluzione del disegno rispetto l’età del soggetto
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Dimensione della casa
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Tipologia della casa
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Omissioni
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Ambientazione
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Collocazione del disegno
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Utilizzo e scelta dei colori
A 4/5 anni il disegno della casa presenta tratti semplici : un quadrato con sopra un triangolo.
Dai 5 ai 6 anni il disegno si arricchisce di particolari (porta, finestre, camino, etc.)
Verso i 7 anni la casa è inserita in un ambiente ricco di altri elementi : sole, alberi, strade, prati, fiori, nuvole, etc.
Casa accogliente
Segni che denotano un bambino aperto, spontaneo, estroverso, curioso, sicuro dei suoi rapporti affettivi :
Casa grande
Finestre aperte con tendine colorate
Porta con maniglia ben visibile
Comignolo con il fumo
Presenza di una strada lineare che va verso il basso
Presenza di un sole non oscurato da nuvole
Presenza di alberi e/o di altri elementi distanti dalla casa
I bambini introversi, timidi, molto sensibili, che hanno bisogno di continue conferme da parte dei familiari tendono a disegnare una casa piccola, sulla base inferiore del foglio e con meno elementi rappresentati. I colori sono più tenui, il tratto più leggero.
Casa respingente
Segni che denotano situazioni problematiche:
Finestre assenti , sbarrate , chiuse, minuscole e/o sotto il tetto
Porte assenti, sbarrate, con presenza di chiavistelli
Presenza di due porte
Tetto schiacciato o molto allargato, non proporzionato al resto della casa
Comignolo senza fumo o assente
Strada tortuosa - strada che va verso l’alto - strada che s’interrompe bruscamente - strada che si biforca
Presenza di recinti e di palizzate
Presenza di alberi attorno alla casa
Casa disegnata in lontananza inserita in un paesaggio molto vasto (collina, monti, prati)
Presenza di sole coperto da nuvole
Mancanza di colori
Quando un bambino disegna un castello solitamente esprime una grande fantasia e creatività, anche in questo caso ciò che importa osservare è il messaggio emotivo del disegno.
Può essere il “rifugio ideale”, oppure una “prigione”.IL DISEGNO DELLA FAMIGLIA
Con il disegno della famiglia, reale o immaginaria, il bambino / ragazzo, esprime le dinamiche relazionali intrafamiliari.
Ogni bambino ha un particolare modo di vivere i rapporti con gli altri membri della famiglia che dipende, oltre che dal suo temperamento anche dal sesso e dalla posizione che occupa nella gerarchia familiare.
Nel disegno della famiglia è fondamentale conoscere la realtà socio / culturale e economica del soggetto a cui è somministrato il test.
Cosa è importante osservare:
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Livello grafico e formale
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Rapporti spaziali tra i personaggi
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Personaggio valorizzato
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Personaggio svalorizzato
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Personaggio aggiunto
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Personaggio omesso
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Movimento / staticità
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Ambientazione
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Dimensioni dei personaggi
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Uso e scelta dei colori
Come sempre, quando si studia un disegno, è importante osservare:
La forza , il ritmo , l’ampiezza del tracciato, la zona del foglio occupata dal disegno, la direzione della strutturazione del disegno.
Nel disegno della famiglia queste voci rivestono un’importanza interpretativa molto forte. Altri fattori importanti da considerare sono:
Il grado di perfezione del disegno (livello di quantità e qualità dei particolari disegnati),
struttura formale dei personaggi disegnati (prevalenza di forme tondeggianti - quadrate- spigolose),
postura dei personaggi,
differenzazione di sesso e di ruolo,
grado di dinamicità e d’interazione,
presenza o meno di un’ambientazione,
vicinanza (intimità realmente vissuta o desiderata),
lontananza (distacco emotivo, isolamento, separazione effettiva, gelosia edipica, competizione tra fratelli),
valorizzazione di un personaggio (disegnato per primo , più particolareggiato, dimensioni maggiori, posizione centralizzata),
svalorizzazione di un personaggio (disegnato per ultimo, lontano dal gruppo, con pochi particolari, dimensione più piccola),
omissioni (personaggio non disegnato, rimosso, disegnato e poi cancellato, parti del corpo non disegnate e/o eliminate),
personaggi immaginari aggiunti (animale, mostro, bambino, uomo, donna).
USO E SCELTA DEI COLORI
Il colore usato dai bambini ci dà delle indicazioni sulla loro personalità ed anche sul loro stato psicofisico. I colori rappresentano il mondo emotivo del bambino e come si relaziona con la realtà. Un bimbo che usa colori vivaci, caldi, con i quali ricopre tutto il foglio, esprime un carattere estroverso e bisognoso di spazi. Userà tutti i colori e i pastelli necessari per comunicare la sua creatività.
Un bimbo sofferente o triste utilizzerà pochi colori, probabilmente delicati e stesi sulla carta con leggerezza.
Colorare può attivare un processo di benessere che stimola la fantasia e la fiducia in se stessi e verso gli altri. Molti bambini che non sono stati abituati a colorare, usano con molta parsimonia e timore i colori, specialmente gli acquarelli e le tempere, perché ciò che prevale è la paura di sporcare e di sbagliare.
Ciò potrebbe far perdere interesse e motivazione nei confronti di tutto ciò che è nuovo e diverso dal solito.
Le tonalità sono tanto più forti quanto più il bambino è piccolo. Con la crescita subentrano le sfumature e i toni si fanno meno netti e violenti.
L’assenza del colore in un disegno infantile può rivelare un vuoto affettivo e a volte una tendenza antisociale.
In media i soggetti bene adattati utilizzano almeno cinque colori nei loro disegni; i bambini particolarmente insicuri e/o con problemi relazionali ne usano in media due.
Solo con la crescita un bambino utilizza colori adeguati agli oggetti disegnati. Fino agli otto anni il bambino usa il colore sotto la spinta delle sue emozioni.
Oggetto e colore che piacciono hanno la stessa risonanza emotiva.